Maria Luisa Congiu & Istentales, nuovo progetto “Lumeras”

LUMERASè il “brano-sigla” inedito che lancia il Tour omonimo e che vede protagonisti MARIA LUISA CONGIU, cantautrice di Oliena ormai assai popolare per aver firmato e interpretato tantissime canzoni di successo, e gli ISTENTALES, popolarissima Band nuorese che da ormai un ventennio catalizza un vasto pubblico, con anche canzoni spesso a tema sociale. Il brano, scritto da Davide Guiso, Gigi Sanna e Maria Luisa Congiu. Ascoltando il brano si distinguono chiaramente i tanti mondi musicali che animano la nostra tradizione popolare, rendendola ricca e variegata; un arrangiamento moderno che ingloba però anche i suoni più arcaici. Frammenti di danza tipica all’interno del brano richiamano armonie note in un contesto di inedito. Testo bilingue fortemente voluto, un equilibrio creato di proposito, quasi a dimostrare che la bellezza e la musicalità che esprime la lingua sarda non teme neanche il confronto con la lingua italiana, anzi. I concetti espressi in lingua italiana son forti e possono catturare l’attenzione anche del “turista” di passaggio che apre il cuore alla nostra cultura. La parte in lingua sarda approfondisce gli stessi concetti aggiungendo suggestione. Lumeras: luci che guidano, come le stelle nel cielo o i fari per le imbarcazioni. La nostra terra, il suo essere fiera, orgogliosa, ricca di storia, di cultura, di identità che esprime addirittura con una propria lingua, con un suo stendardo, una guida, una strada da seguire, da onorare.

TESTO

In alto i Quattro Mori sulla nostra bandiera Granitici e maestosi di una terra fiera L’isola del vento che scruta le comete Popoli del mare che adorano le pietre Nuraghi misteriosi, ingegneria rurale Le fate di quei luoghi ti invitano a danzare Il tempo si è fermato ma la musica è nel cuore Frenetica è la danza a toccos de tenore

JELLERILLEAH! JELLERILLEH

Terrenu Paradisu ti jamana Sardigna De bellesa s’accisu, de valores insigna Gherradu as in s’istoria, fiera e valente No connoschet timoria sa bona sarda zente De sa tradizione rispettan sa cultura Siat dogni cantone signale ‘e bonaura Sa pandela lughente chi onoran custos coros In tottue presente: sun sos battor moros

JELLERILLEAH! JELLERILLEH

Cantade, Cantade puru Commo colat a ballare Si ballamus tott’impare Cantamus “A Duru-Duru” Pro bestire s’allegria No che finas de cantare Commo cola a cumbidare Custa bella cumpagnia Pro bestire s’allegria No che finas de cantare A ballare, a ballare

25 anni di carriera racchiusi nel Jubilaeum Tour 2017

Celebrare venticinque anni in musica con un tour dell’anniversario è sicuramente il modo migliore per farlo. Quest’anno non sarà solo il raggiungimento di più di due decadi, ma significherà anche ringraziare ancora con più calore l’incredibile comunità di fan che sono rimasti a cantare e crescere con lei anno dopo anno. Giunta al venticinquesimo anno di attività Maria Luisa Congiu, il 06 maggio ha iniziato a Campanedda con gran successo di pubblico il tour celebrativo “Jubilaeum Tour 2017” . La cantautrice ha ripercorso la sua lunga carriera in più di due ore e mezza di spettacolo interpretando i suoi vecchi successi e integrando con naturalezza i nuovi inediti.  Non è da tutti festeggiare così in grande stile le “Nozze d’argento” col proprio pubblico. La dolcezza della sua musica coniugata con una professionalità eccezionale prosegue questa esperienza con grande sacrificio, profondo impegno e dedizione, interpretando la musica come la forma d’arte più autenticamente democratica, capace con il suo linguaggio universale di penetrare nel cuore e nell’animo di ogni uomo e di generare sentimenti alti e nobili. Come sempre ha saputo produrre suggestioni ed emozioni profonde con la consueta bravura, il suo virtuosismo e l’elegante naturalezza dando vita ad una prima serata musicale memorabile la cui eco risuonerà a lungo nel cuore e nell’anima del suo pubblico.  “Jubilaeum Tour 2017” sarà un riconoscimento ad un evento importante per condividere una esperienza umana ed artistica unica nel suo genere. La formula vincente anno dopo anno per venticinque memorabili stagioni non è mai cambiata, carica sempre dello stesso fascino: un approccio alla musica pieno di entusiasmo, un forte spirito di gruppo della sua band racchiuse nell’alta qualità del concerto per un pubblico che vive con immutata soddisfazione il piacere di uno spettacolo imperdibile.

Maria Luisa Congiu si racconta a Zerfaliu

” A s’umbra de su campanibi” vuole essere un’occasione di incontro per i giovani e non solo, in un momento storico culturale nel quale si assiste al distacco crescente tra i valori e il mdo di vedere il mondo delle nuove generazioni e le aspettative e la mentalità degli adulti. Si pone l’obiettivo di raccontare la vita e l’esperienza di artisti musicali del panorama sardo con la convinzione che confrontarsi con le esperienze altrui possa essere di esempio per focalizzare l’attenzione sulla propria vita e il proprio futuro. Maria Luisa Congiu, dopo venticinque anni di carriera musicale, racconterà come la cultura, la musica, e la sua poesia abbiano contribuito al suo essere donna, madre, poetessa e cantautrice, pilastro oggi della musica sarda contemporanea.

Solidarietà per gli ospedali della Sardegna

Ancora una volta parte l’appello della cantautrice Maria Luisa Congiu contro la chiusura e il ridimensionamento degli ospedali sardi.

Il suo pensiero verso i paesi lontani dai poli ospedalieri, paesi come Lanusei, Muravera, Thiesi, Isili, Bosa e Ozieri che con i loro Ospedali permettono ad un vasto bacino di utenti di avere un supporto sanitario vicino. Sottolinea inoltre per esperienza personale, che la viabilità interna dell’Isola mal si presta a raggiungere velocemente i capoluoghi e questo in molti casi sarebbe una certa condanna a morte.

Il suo messaggio è stato forte e chiaro. E non si dimentica come la cantautrice ha sempre dato il suo contributo di solidarietà in tutti i contesti sociali, nella stessa Lanusei è stata presente con altri artisti per contribuire all’acquisto di un’apparecchiatura per il reparto di cardiologia, sempre presente a fianco dei pastori sardi con la sua canzone “MPS”, molti altri episodi nei quali si è messa a disposizione senza nulla a pretendere si potrebbero citare. Una Donna di Sardegna che percepisce la responsabilità che la sua Terra le ha dato e non ne delude mai le aspettative col suo canto, con le sue parole e con i suoi gesti a volte fatti in sordina senza alcuna pretesa di visibilità.